Quando Violeta è diventata una torcia, data alle fiamme dal suo uomo, aveva tre figli, piccoli, il primo 10 anni, il più piccolo due. Orfani per mano del padre. Faranno i conti con questo per tutta la vita.
A proposito dell’emendamento sulla Scuola. Buongiorno Luigi Di Maio, buongiorno a tutti.
La buona volontà e l’impegno nel voler migliorare le cose sono sempre apprezzabili.
E va riconosciuto che da un intervento di questo tipo potrebbero esserci , a prima vista,benefici su più fronti.
Tuttavia mi chiedo, chiedo a te Luigi e a tutti noi sognatori di un mondo migliore:si tratta davvero di benefici sostanziali?
Benefici che portano davvero valore aggiunto a chi è coinvolto?
Probabilmente gli adulti potrebbero avere dei vantaggi immediati,ma ci siamo chiesti cosa serve davvero ai bambini? E cosa serve ai bambini di questa fascia d’età,che fino alle elementari, ma in larga parte anche alle fino alle medie, hanno necessità di calibrare le loro energie, alternando un tempo, adeguato alle loro forze fisiologiche, da dedicare allo studio, con un tempo da dedicare al riposo, allo svago, ad una sana e soddisfacente attività fisica, al tempo libero, al tempo da condividere con la famiglia!?
Ho conosciuto Luigi Gallo in occasione degli “stati generali della scuola” a Massa un paio di anni fa.
Eravamo seduti allo stesso tavolo di lavoro, con noi c’erano, oltre a mia figlia Diletta di sei anni che prendeva appunti a modo suo,insegnanti, operatori scolastici e genitori tipo me che hanno operato delle scelte autonome di grande responsabilità come prendere parte ad un’associazione avente ad oggetto una libera scuola Waldorf che fonda il proprio insegnamento sulla pedagogia di Rudolf Steiner, a Colle Val d’Elsa;
in quell’occasione, seduta a quel tavolo di lavoro, ho portato la mia esperienza condividendo alcune delle principali finalità della pedagogia Steineriana che riporto anche qui brevemente:
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“Favorire la crescita sana e armoniosa di ogni bambino”;
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“Sostenere la realizzazione delle potenzialità e la valorizzazione dei talenti di ogni bambino;
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“ Sviluppare amore e interesse per il mondo.Imparare ad imparare dalla vita” L’insegnante è il mediatore tra l’interesse del bambino per il mondo e la sua interpretazione di esso.
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Accompagnare lo sviluppo di individualità autonome e libere da condizionamenti che sappiano mettere a disposizione i propri talenti al servizio della società”
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“Ricercare il risveglio verso il mondo e i compiti che questo richiede”
Ho apprezzato ad un certo punto dell’esperienza parlamentare di Luigi Gallo di vedere da parte sua un qualche impegno nel coinvolgere , ai fini conoscitivi, varie figure portatrici di un sapere pedagogico più attento ai bisogni profondi dell’essere umano, con l’intento di costruire una proposta di istruzione pubblica che mirasse ad offrire ai nostri figli di più di quanto l’attuale offre.
L’intervento normativo di cui ci porti a conoscenza, caro Luigi Di Maio, dal mio punto di vista pensa, certamente in buona fede, più ai grandi che ai piccoli, quei piccoli che domani saranno grandi.
Io dico, pensiamo prima a loro e salveremo il mondo.
Ho voluto dirti questo, perché al Movimento 5 Stelle ci tengo, perché amo i nostri figli che “so’ piezze e core” e ho a cuore il loro futuro e il futuro del nostro mondo.
Un abbraccio affettuoso.
Ad maiora semper!
Maria
Per quanto mi riguarda, il ddl Pillon sulla famiglia merita di finire in un posto soltanto: nel..cestino!
È vero o non è vero che ha davvero senso ciò che aggiunge valore?
Non è forse questo l’interrogativo che dovremmo porci ogni volta che decidiamo per noi stessi o, a maggior ragione, per la comunità, per l’umanità e il mondo?
Il disegno di legge Pillon,il ddl n.735, mira, anche solo indirettamente, a realizzare i quattro pilastri dell’educazione indicati da Jaques Delors nel suo rapporto del 1997 per l’Unesco in cui si riconoscono peraltro i principi della pedagogia Waldorf, nata nel 1919:
Imparare a Vivere Insieme.
Imparare a Conoscere.
Imparare a Fare.
Imparare a Essere.
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LA CARTA EUROPEA PER L’UGUAGLIANZA E LE PARITA’ DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE è
“Una Carta che invita gli enti territoriali a utilizzare i loro poteri e i loro partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini.
L’uguaglianza delle donne e degli uomini é un diritto fondamentale per tutte e per tutti e, rappresenta un valore determinante per la democrazia. Per essere compiuto pienamente, il diritto non deve essere solo riconosciuto per legge, ma deve essere effettivamente esercitato e riguardare tutti gli aspetti della vita: politico, economico, sociale e culturale.
Malgrado i numerosi esempi di un riconoscimento formale e dei progressi compiuti, la parità fra donne e uomini nella vita quotidiana non è ancora una realtà. Nella pratica donne e uomini non godono degli stessi diritti. Persistono disparità politiche, economiche e culturali, – per esempio le disparità salariali e la bassa rappresentanza in politica.
Queste disparità sono prassi consolidate che derivano da numerosi stereotipi presenti nella famiglia, nell’educazione, nella cultura, nei mezzi di comunicazione, nel mondo del lavoro, nell’organizzazione della società….. Tutti ambiti nei quali è possibile agire adottando un approccio nuovo e operando cambiamenti strutturali.”
Quanto il ddl Pillon,una volta divenuto legge, favorirebbe la realizzazione auspicata dalla Carta Europea in fatto di uguaglianza e parità delle donne e degli uomini..?
Piuttosto, a quali conseguenze ci condurrebbe Il disegno di legge Pillon?Potrebbe costituire un danno per la società e, in fieri, per l’Umanita?
Magari un pericolo per la salute psico-fisica e spirituale dei bambini?
Io credo che il senatore Pillon voglia mettere mano ad una materia che presuppone una profonda conoscenza dei processi antropologici che lui ha dimostrato purtroppo di non possedere, se si guarda al contenuto della sua proposta,contenuto che a tratti risulta, ad esempio, offensivo della figura della donna, oggi ancora così svantaggiata rispetto all’uomo nella sua realizzazione umana e personale. Ancora, e troppo spesso, trattata alla stregua di carne da macello.
E allora che dire,mi rivolgo a voi Donne,è arrivato il momento di dire basta!
Una società sana dipende in gran parte da noi! Noi a cui Dio ha dato la sensibilità per andare oltre l’apparenza, noi che se vogliamo sappiamo individuare l’essenza delle situazioni,delle circostanze potendo compiere così scelte sagge e costruttive, nell’interesse generale.
In altre parole, per quanto mi riguarda, il ddl Pillon merita di finire in un posto soltanto: nel..cestino!
Non scherziamo con il fuoco, mi sembra che di problemi ne abbiamo già troppi.
Ad maiora semper!!
ps.E comunque l’amore è la risposta corretta,sempre!